Cos’è il BAIL-IN
LE NUOVE REGOLE EUROPEE SULLA GESTIONE DELLE CRISI BANCARIE
La Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) introduce in tutti i Paesi europei regole armonizzate per prevenire e gestire eventuali crisi delle banche.
A fronte di tale direttiva, la Banca Centrale Europea (BCE) vigila in modo costante sulla solidità del sistema bancario nel suo complesso e delle singole banche vigilate al fine di limitare i costi per la collettività.
Banca Akros appartiene al Gruppo BPM, che detiene risorse patrimoniali superiori a quanto richiesto dalla Banca Centrale Europea. A settembre 2015, infatti, i principali indicatori patrimoniali del Gruppo risultano essere:
- Common Equity Tier 1 ratio: 11,44%
- Total Capital Ratio (TCR): 14,36%
In particolare il Common Equity Tier 1 ratio 11,44% risulta superiore al 9% richiesto dalla BCE a seguito del processo di valutazione del Gruppo BPM svolto nel 2015. L’eccedenza di capitale rispetto al requisito minimo regolamentare è superiore alla media delle principali banche italiane. La solidità del Gruppo BPM è qualificata anche dal più basso requisito di capitale (9%) richiesto dalla BCE alle banche commerciali italiane sottoposte a vigilanza diretta.
COS’È IL “BAIL-IN”
Il bail-in (letteralmente “salvataggio interno”) è uno strumento che consente alle Autorità di Risoluzione di disporre, in caso di crisi di una banca, la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare in misura adeguata. Anche azionisti e creditori possono essere coinvolti per sostenere le relative perdite in modo da minimizzare gli impatti sulla collettività.
Il “coinvolgimento” di azionisti e creditori della banca in risoluzione avviene secondo un ordine gerarchico, la cui logica prevede che chi investe in strumenti finanziari più rischiosi sostenga prima degli altri le eventuali perdite o la conversione in azioni; pertanto, solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva.
La gerarchia degli strumenti finanziari emessi dalla banca a sostegno delle perdite è la seguente:
- azioni e strumenti di capitale;
- titoli subordinati;
- obbligazioni e altre passività ammissibili;
- depositi di persone fisiche e piccole e medie imprese per la parte eccedente i 100 mila euro.
Alcune precisazioni
- Gli azionisti e i creditori non possono in alcun caso subire perdite maggiori di quelle che sopporterebbero in caso di liquidazione della banca secondo le procedure ordinarie;
- Sono sempre esclusi dal bail-in: (i) i depositi fino a 100 mila euro (tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: conti correnti, libretti di deposito, certificati di deposito), (ii) le passività garantite (es. covered bond), (iii) le passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela o in virtù di una relazione fiduciaria (es. il contenuto delle cassette di sicurezza o i titoli detenuti in un conto apposito); (iv) debiti verso dipendenti, fisco, enti previdenziali e fornitori;
- La garanzia sui depositi è da intendersi per depositante, pertanto un conto corrente con due intestatari risulta protetto fino a 200 mila euro; un depositante con più conti correnti presso la stessa banca o banche dello stesso gruppo bancario è comunque sempre garantito fino ad un massimo di 100 mila euro;
- Anche per la parte eccedente i 100 mila euro, i depositi delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese ricevono un trattamento preferenziale. In particolare, essi sopporterebbero un sacrificio solo nel caso in cui il bail-in di tutti gli strumenti con un grado di protezione minore nella gerarchia fallimentare non fosse sufficiente a coprire le perdite e a ripristinare un livello adeguato di capitale.
Per saperne di più, si rimanda al documento redatto da Banca d’Italia, disponibile sul sito a questo link e/o al documento redatto dall’Associazione Bancaria Italiana,disponibile a questo link
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche e contrattuali fare riferimento ai fogli informativi disponibili presso le filiali della banca e sul sito nella sezione Trasparenza.